È diventato il simbolo dell’assalto al Congresso del 6 gennaio, avvolto in una pelliccia con tanto di corna da bufalo e con i colori della bandiera Usa dipinti in faccia, a petto nudo con numerosi tatuaggi bene in vista. E ora Jake Angeli, lo “sciamano” di Capitol Hill – all’anagrafe Jacob Anthony Chansley Angeli – è stato arrestato e incriminato per ingresso illegale e violento e condotta violenta nei palazzi del Congresso.
Di origini italo-americane e QAnon convinto, Angeli è stata una presenza fissa ai comizi pro-Trump nel suo stato di origine, l’Arizona. È convinto che gruppi ‘dark’ – gli Illuminati, la Trilaterale, Bilderberg – vogliano conquistare il mondo ed è stato uno dei primi a entrare in Campidoglio. Insieme a lui hanno fatto irruzione anche militanti dei Proud Boys, il gruppo estremista bianco che la scorsa estate si e contrapposto al movimento Black Lives Matters, sostenitori di Trump, ultrà in camouflage con la bandiera confederata, e neonazisti con la T-shirt ‘Camp Auschwitz’.
Nel dare la notizia dell’arresto avvenuto oggi, il dipartimento di Giustizia sottolinea che Chansley “è stato identificato come l’uomo entrato nel Campidoglio vestito con corna, pelle di animale, il volto dipinto di rosso, bianco e blu, a torso nudo. Questo individuo aveva in mano una lancia, lunga circa 2 metri, con una bandiera americana arrotolata sotto la lama”. Le stesse incriminazioni sono contestate ad Adam Johnson, 36enne che è stato arrestato oggi in Florida, insieme a quella di furto di bene pubblico, per essersi impossessato del leggio della Speaker Nancy Pelosi, come mostrano le sue foto che hanno fatto il giro del mondo. Il comunicato conclude con la richiesta dell’Fbi e dell’Atf di fornire ogni informazione e materiale, in particolare foto digitali, per “identificare le persone che hanno incitato alla violenza“.
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